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La Circolare di Aprile


 
Con questa Circolare di Aprile riprendiamo il filo del discorso e facciamo il "riassunto" delle puntate precedenti o, meglio detto, di tutte le novità di queste ultime settmane

Ecco cosa troverete in questa Circolare.
 

  1. LAVORO SPORTIVO: UNA GUIDA PRATICA

  2. PERSONALITA' GIURIDICA: IL NOTARIATO TORNA SUL PUNTO

  3. TERZO SETTORE E RENDICONTO PER CASSA

  4. TERZO SETTORE ED ENTI FILANTROPICI

  5. RIFORMA DEL TERZO SETTORE: ULTERIORI MODIFICHE IN VISTA

  6. TERZO SETTORE: ARRIVA LA LEGGE PIEMONTESE

  7. SALA LETTURA

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LAVORO SPORTIVO: UNA GUIDA PRATICA

I punti cardine della riforma del lavoro sportivo è il documento realizzato e pubblicato dal Ministero per lo sport e i giovani insieme al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Definizioni, ambiti di applicazione, tutele previste, adempimenti obbligatori: i punti cardine della riforma del lavoro sportivo sono riassunti in questo documento molto semplice e chiaro per accompagnare l’applicazione delle nuove norme alla luce del correttivo al decreto legislativo n. 36/2021.

Dal primo luglio scorso la revisione disciplina dei rapporti di lavoro in ambito sportivo è infatti entrata definitivamente in vigore, raggruppando in un quadro unitario le regole applicabili, in modo organico e sistematico.

Il documento è correlato da una serie di risposte alle domande più frequenti, con un rimando alle pagine dedicate dell’urp online del Ministero del Lavoro e delle Politiche per un costante aggiornamento.


PERSONALITA' GIURIDICA: IL NOTARIATO TORNA SUL PUNTO

Dopo le precedenti Circolari (Leggi anche "l'adeguamento degli statuti, il notariato prende posizione" ) il notariato torna ad affrontare il delicatissimo tema dell'acquisizione da parte delle sportive dilettantistiche della personalità giuridica.

LEGGI QUI L'APPROFONDIMENTO


TERZO SETTORE E RENDICONTO PER CASSA

La Commissione di studio CNDCEC “ETS Enti del Terzo Settore” ha recentemente pubblicato un documento di ricerca utilissimo per tutti gli ETS che possono presentare un rendiconto per cassa.


 
Ricordiamo solo che sono in discussione in questi giorni (leggi sotto) alcune modifiche al Codice del Terzo Settore che, fra le altre cose eleva da 220.000 a 300.000 euro il limite entro cui si può fare il rendiconto per cassa. Viene inoltre prevista la possibilità, per gli enti che incassano entro il limite dei 60.000 euro, di regidere un rendiconto per pura cassa in forma semplificata con entrate e uscite in forma aggregata.


TERZO SETTORE ED ENTI FILANTROPICI

La Commissione di studio CNDCEC “ETS Enti del Terzo Settore” ha recentemente pubblicato un altro documento interessantissimo sugli schemi di bilancio per gli enti del terzo settore soffermandosi, in particolare, sugli ENTI FILANTROPICI.


RIFORMA DEL TERZO SETTORE: ULTERIORI MODIFICHE IN VISTA

E' ancora in discussione in Parlamento l'approvazione al disegno di legge sulle “Disposizioni in materia di politiche sociali e di enti del Terzo settore”, risultante dallo stralcio delle disposizioni contenute nel disegno di legge recante “Disposizioni in materia di lavoro”.

Il testo, di soli 8 Articoli, all'art. 4 si propone di modificare in parte il  D. Lgs. n. 117/2017 (Codice del terzo settore). Dopo l'approvazione alla Camera dei Deputati il testo è ora all'esame del Senato (CLICCA QUI PER SEGUIRE I LAVORI)

Tantissime le novità che interessano il LAVORATORE nelle APS, le ATTIVITA' DIVERSE, se si è ente del terzo settore iscritto anche al RnAsd, passando per la possibilità di svolgere le ASSEMBLEE a distanza e, non ultimo, di DELEGARE l'iscrizione al RUNTS.

CLICCA QUI PER RILEGGERE L'APPROFONDIMENTO


TERZO SETTORE: ARRIVA LA LEGGE PIEMONTESE

Volontariato e altri enti senza scopo di lucro: il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge Norme di sostegno e promozione degli enti del Terzo settore piemontese (Legge regionale n. 7 del 25 marzo 2024 - B.U. 25 marzo 2024, 4° suppl. al n. 12), presentata dalla prima firmataria Monica Canalis (Pd). La nuova norma prevede la possibilità che gli enti del Terzo settore possano essere coinvolti dagli Enti locali a coprogrammare e coprogettare interventi nell’ambito delle materie di competenza regionale e che possano sottoscrivere con convenzioni e patti di accreditamento a favore di terzi.

Nell’illustrare il provvedimento, Canalis ha sottolineato come il Terzo settore rappresenti “un insieme variegato ed eterogeneo di realtà fondamentali per il vivere civile e sociale del Piemonte, capace di rafforzarne il senso di comunità, soprattutto in Piemonte, che fin dal 1800 ha visto l’opera dei santi sociali, delle Società di mutuo soccorso e delle cooperative”.

L’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, che per la Giunta ha proposto diversi emendamenti al testo, ha sottolineato che “il Terzo settore è un sistema irrinunciabile, una tradizione d’impegno che riveste un carattere della storia e delle radici che dobbiamo custodire e rilanciare per consentirgli di affrontare le sfide del presente e del futuro”.

“Questa nuova legge, frutto di un lungo lavoro di mediazione con la maggioranza e con gli assessori Chiara Caucino e Marrone – ha aggiunto Canalis – propone un’amministrazione condivisa tra enti locali e Terzo settore, nella convinzione che tali realtà possano agire in sinergia e cooperazione, piuttosto che in spirito di competizione o subordinazione, concorrendo al bene comune”.

Tra le novità previste, l’istituzione della Consulta regionale del Terzo settore, nominata dal presidente della Giunta e presieduta dall’assessore alle Politiche sociali o da un suo delegato, composta in rappresentanza di tutte le parti interessate. Il suo compito è esprimere pareri e formulare proposte alla Giunta e al Consiglio regionale in materia di Terzo settore, promuovere iniziative di sensibilizzazione e altro.

Si definiscono le modalità di coprogettazione e coprogrammazione.

Viene istituita la Giornata regionale del volontariato, da celebrare il 5 dicembre di ogni anno, in concomitanza con la Giornata internazionale.

Si prevede poi la possibilità – per la Regione, le aziende sanitarie e gli enti locali – di utilizzare a titolo non oneroso beni mobili e immobili degli enti del Terzo settore per manifestazioni e iniziative temporanee e di concedere in comodato d’uso beni immobili e mobili pubblici, non utilizzati per fini istituzionali, per un massimo di trent’anni.

Per incentivare le varie forme di amministrazione condivisa – inoltre – nel concedere patrocini, finanziamenti, beni e vantaggi economici per le attività di interesse pubblico, la Regione può, in sede di bando, assegnare premialità specifiche alle reti di partenariato che coinvolgano gli enti del Terzo settore.

Nel corso delle dichiarazioni il consigliere Maurizio Marello (Pd) ha evidenziato “l’importanza di un provvedimento che mira a un riconoscimento del mondo del Terzo settore e del sociale che da decenni svolge funzioni sociali importantissime, un mondo che si colloca tra il pubblico e il privato e svolge una serie di attività fondamentali”.

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni, dichiarando il voto favorevole del proprio gruppo ha precisato che “il Piemonte è tra le regioni italiane che vantano più associazioni del Terzo settore. La proposta di legge dell’opposizione mira a ordinarne la disciplina e la Lega non ha problemi a votare leggi proposte dalla minoranza quando sono buone”.


SALA LETTURA

GEOPOLIQUE DELL'OLYMPISME

Si parla già molto della cerimonia di apertura che avrà luogo il 26 luglio 2024 a Parigi. Come, 100 anni dopo aver ospitato i Giochi Olimpici, Parigi e la Francia hanno scelto di mostrarsi al mondo durante questo evento? La risposta è “in grande stile”, per non dire “grandioso”. Potrebbe essere altrimenti nella patria di Pierre de Coubertin, al quale dobbiamo i Giochi Olimpici moderni?

Tra Pax Olimpica, Geopolitica, Islamismo la rivista Herodote (COLLEGATI QUI) si supera con questo numero imperdibile per ogni appassionato di diritti e di sport.

LA PALESTRA DI PLATONE - FILOSOFIA COME ALLENAMENTO

di Simone Regazzoni
 
Per troppo tempo la filosofia è stata ridotta a mero discorso teorico disincarnato per pensatori da tavolino. È arrivato il momento di cambiare postura e rimettere in gioco il corpo in filosofia. È arrivato il momento di tornare alla palestra di Platone, il gymnasion a nord ovest di Atene in cui Platone e i suoi allievi praticavano con la stessa serietà il dialogo e la lotta. Si tratta di rileggere in modo inedito la filosofia platonica come cura e allenamento del plesso mente-corpo e di proporre una filosofia incarnata per l'oggi. È il compito che si prefigge Simone Regazzoni: rimettere il filosofo in piedi, abbandonare l'archeologia del sapere e iniziare a pensare a partire dal e attraverso il corpo. La filosofia torna così a essere un'arte del corpo vivente attraverso cui fare esperienza dei propri limiti e del loro superamento, della paura, della fatica, del dolore, della gioia, della propria potenza di esistenza, della possibilità di sottrarsi a dispositivi di potere e di elevarsi. Passando per Thoreau, Nietzsche, Foucault, Shusterman si arriva al culturismo di Schwarzenegger, ai pugni di Muhammad Ali, alle Mixed Martial Arts, agli allenamenti di Bruce Lee e all'Arte marziale del Hwa Rang Do praticata da Simone Regazzoni. Egli stesso filosofo atleta che si muove nell'orizzonte della filosofia incarnata per provare ogni giorno a essere migliori di ciò che si è.

E con questa lettura capirete perchè ci chiamiamo ACCADEMIA ...

CDS (ARRIGHI E RENDINA) A PARIGI PER LA CARTA SOCIALE DEI GIOCHI OLIMPICI E PARALIMPICI


 

 

 


 

 

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