
di Katia Arrighi e Paolo Rendina
Non di rado ultimamente abbiamo assistito a dinieghi relativi alla concessione all’autorizzazione ad esercitare, per i dipendenti pubblici, una seconda attività lavorativa oltre all’attività principale.
La cosa non ci ha mai particolarmente sconvolto anzi, ad onore del vero, era molto discutibile la pratica che in precedenza veniva posta in essere da parte dei dipendenti pubblici con la sola comunicazione al proprio ente di appartenenza.