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Il nuovo Ministro dello Sport: Andrea Abodi


Di @massimilianozito – Consulenti dello Sport


La narrazione della vita sportiva e delle competenze di Andrea Abodi comporterebbe uno scritto ben più lungo di ciò che viene considerato al giorno d’oggi uno scritto degno d’esser chiamato tale in termini di tempi di lettura.


Oggi bisogna essere veloci, sintetici, free ed è impossibile esserlo se si vuole narrare la storia di un uomo del quale si può ben dire che conosca ogni singolo aspetto della vita sportiva, sia professionistica che dilettantistica , come quasi nessun altro nel nostro paese.


Ho avuto l’onore di poterlo incontrare di recente in Vaticano, durante il Summit indetto da Sua Santità Papa Francesco Primo che ha chiamato a sé i maggiori rappresentanti del mondo sportivo non solo italiano ma internazionale e lui, Andrea Abodi, ovviamente c’era.



Foto tratta da https://www.sport.governo.it/it/ministro/
Giuramento del nuovo Ministro dello Sport Andrea Abodi

C’era nella sua veste di Presidente dell’unica banca italiana pubblica, il Credito Sportivo , che dirige da anni.


Dato che narrare il suo percorso professionale nel mondo dello sport è impossibile qui io vi prego di cercare il suo nome, per chi non lo conoscesse ancora, su wikipedia e li troverete il percorso professionale di un uomo che conosce lo sport e lo sa dirigere. Si perché abbiamo un oggettivo problema nel nostro Paese, o perlomeno lo abbiamo quasi sempre avuto fino ad oggi: si tende a scegliere l’Assessore allo sport nelle realtà comunali o regionali, piuttosto che ruoli più importanti a livello nazionale basandosi sulle vittorie di uno sportivo più che sulla sua preparazione manageriale, ed è una cosa che non ho mai realmente capito.


Un noto sportivo mi ha di recente detto durante una intervista : “solo gli agonisti conoscono lo sport” , e io rifletto sulla veridicità o meno di questa affermazione.


Uno ottimo sportivo non necessariamente può essere un ottimo manager perché vincere medaglie non significa riuscire a gestire le strutture che permettono poi agli atleti di allenarsi e conoscere gli aspetti del mero agonismo non significa conoscere poi i problemi della base, di tutti coloro i quali ogni giorno si impegnano in centri sportivi piccoli e piccolissimi, in palestre piccole di periferia o borgata, in maneggi arroccati sui monti o accanto a piccoli laghi.


Io sono anni che giro l’Italia facendo formazione nell’ambito dell'equitazione e ho visto realtà cosi piccole ma cosi radicate nei territori da essere per quei territori fondamentali anche per l’aspetto non solo agonistico ma anche sociale dello sport per cui sono contento di aver letto che lo stesso neo Ministro abbia dichiarato che avrà attenzione per la promozione e la base perché è da li che parte lo sport e partono i grandi campioni .


Auguri di buon lavoro Presidente da parte di tutti noi di @consulentidellosport.


Lei è l’uomo giusto al posto giusto e nutriamo in Lei infinite speranze.


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