IMU e impianti sportivi: si all'esenzione ma non per tutti.

A cura di Paolo Rendina - Avvocato del Foro di Torino

Lo scorso 1 Agosto è stata pubblicata la Legge 30 luglio 2025, n. 108 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 17 giugno 2025, n. 84, recante disposizioni urgenti in materia fiscale. (25G00121) (GU n.177 del 1-8-2025) Vigente al: 2-8-2025, con la quale vengono disciplinati, tra le altre cose, i requisiti per godere dell'esenzione IMU per i gestori degli impianti sportivi. Il caos IMU e Roma Capiltale L'intervento normativo di fonte Governativa è arrivato al culmine del durissimo scontro tra le istituzioni ed il mondo sportivo dopo che il Comune di Roma, nel mese di maggio, aveva notificato ben 71 avvisi di avvio del contraddittorio preventivo aventi per destinatari i gestori di impianti sportivi in concessione (circa 160 sul territorio capitolino). Oggetto degli avvisi era il preteso recupero dell'Imposta Municipale Unica (IMU) e TASI non pagata per le annualità 2019-2021, per un totale di circa 10 milioni di euro.

Grazie all'intervento del Consigliere Nando Bonessio - Presidente della X Commissione Sport Roma Capitale - si era giunti in Assemblea, nella seduta del 30 giugno, all'approvazione, all’unanimità, di una mozione che impegnava il Sindaco e la Giunta a emanare una direttiva per il rinvio dei termini relativi alla procedura di “Contraddittorio Preventivo” finalizzato alla notifica di accertamento dei tributi IMU e TASI a carico dei concessionari e gestori degli impianti sportivi di Roma Capitale per le annualità 2019, 2020 e 2021. La mozione prevedeva non solo che la Divisione Entrate della Ragioneria Generale concedesse più tempo ai concessionari per presentare le proprie controdeduzioni ma anche che Roma Capitale potesse avviare gli opportuni approfondimenti tecnico-amministrativi e catastali.

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