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Lo Sport in costituzione

I nuovi principi fondamentali di interesse generale tra sport, ambiente e tutela degli animali.


In tempo di guerra può apparire come un qualcosa di poca importanza ma , partendo dall’assunto che è lo sport che più di tutti unisce i popoli e abbatte le barriere, riuscire a parlare in questo periodo di Sport e Costituzione credo sia uno dei massimi esempi di quando si ripete sempre “ nulla è mai per caso”.

Ci sono fatti, avvenimenti, episodi che si calano nella realtà quotidiana nell’esatto momento in cui devono avvenire, né un minuto prima né un minuto dopo.


La guerra, espressione massima della barbaria umana, divide gli uomini, li annienta, li disintegra non solo fisicamente ma anche moralmente.

Lo Sport invece permette che sull’agone di battaglia vi sia il caucasico, l’asiatico, l’africano, l’americano e ogni etnia o religione si annientano dinanzi alla gara. Lo Sport abbatte le bandiere e ha un ruolo sociale ed educativo fra i massimi livelli conosciuti dall’uomo.

Non esistono al mondo razze differenti, ma esistono etnie differenti che si fanno la guerra e dichiarano di detenere le uniche forme di verità assoluta.

Le religioni dividono, l’educazione ricevuta divide, i filosofi stessi a volte dividono ma lo Sport no. Lo Sport unisce.

Per precise ragioni socio politiche post belliche, che qui e ora non stiamo ad approfondire, i padri costituenti hanno deciso per mera opportunità che in Italia non vi fosse spazio per lo Sport nella carta Costituzionale.

Si, tutti hanno sempre parlato di Sport , spesso dando alla parola un significato dettato più dalla passione che dalla conoscenza giuridica del concetto, ed è quasi paradossale che proprio ora, e proprio in tempo di guerra, lo Sport possa entrare tra i principi Costituzionali a pieno titolo.


La Commissione Affari Costituzionali del Senato ha infatti approvato, all’unanimità, il disegno di legge costituzionale per inserire il valore dello Sport tra quelli riconosciuti dalla Costituzione. Nel testo dell’articolo 33 è previsto che la venga riconosciuto 'il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme’.

L’iter parlamentare intrapreso grazie alla petizione promossa dall’Associazione cultura Italie, di cui il Presidente del Coni Malagò fu il primo firmatario nel dicembre scorso in Sala Giunta del Coni a Roma, aveva subito un rallentamento a causa del periodo pandemico, per poi riprendere vigore anche grazie al deciso intervento dell’attuale sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sport. La plurimedagliata Valentina Vezzali.

Sono molto soddisfatto per questo straordinario, primo traguardo e per la rilevanza costituzionale che il Paese è pronto a riconoscere formalmente e finalmente allo sport, che rappresenta una dimensione imprescindibile per la società dall’alto dei valori che promuove e dei significati che racchiude. Sono felice per la trasversalità politica e istituzionale che accompagna questo percorso, simbolo eloquente della forza del nostro movimento e del sentimento di positività che sa esprimere da sempre”, ha dichiarato Malagò stesso mentre la Sottosegretaria Vezzali ha definito il risultato un “ risultato storico”.


Non dimentichiamo poi che questo 2022 verrà ricordato anche per le modifiche costituzionali che, per quanto qui può interessare, avrà sicuri ripercussioni (positive) anche per tutto il mondo del non profit in generale e del terzo settore in particolare.


La legge costituzionale n. 1 del 2022, approvata con al maggioranza dei due terzi dei componenti, è infatti intervenuta sugli articoli 9 e 41 della Costituzione per introdurre la tutela dell'ambiente nelle loro previsioni e degli animali.

Il testo introduce un nuovo comma all'articolo 9 della Costituzione, al fine di riconoscere - nell'ambito dei principi fondamentali enunciati nella Costituzione – il principio di tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Accanto alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della Nazione, richiamato dal secondo comma dell'art. 9 Cost., si attribuisce alla Repubblica anche la tutela di tali aspetti.

Viene inoltre inserito un principio di tutela degli animali, attraverso la previsione di una riserva di legge statale che ne disciplini le forme e i modi.

È al contempo oggetto di modifica l'articolo 41 della Costituzione in materia di esercizio dell'iniziativa economica. In primo luogo, si interviene sul secondo comma stabilendo che l'iniziativa economica privata non possa svolgersi in danno alla salute e all'ambiente, premettendo questi due limiti a quelli già vigenti, ovvero la sicurezza, la libertà e la dignità umana. La seconda modifica investe, a sua volta, il terzo comma dell'articolo 41, riservando alla legge la possibilità di indirizzare e coordinare l'attività economica, pubblica e privata, a fini non solo sociali, ma anche ambientali.

Il testo reca infine una clausola di salvaguardia per l'applicazione del principio di tutela degli animali, come introdotto dal progetto di legge costituzionale, alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano.

La Camera dei deputati aveva approvato il testo, in prima deliberazione, il 12 ottobre 2021, nel medesimo testo del Senato, che lo ha approvato in seconda deliberazione il 3 novembre 2021, con la maggioranza dei due terzi dei componenti. Infine, la Camera ha approvato definitivamente la proposta di legge, anch'essa con la maggioranza dei due terzi, l'8 febbraio 2022.


A noi piace pensare che nulla accade mai per caso e ogni fatto e avvenimento accade nell’esatto momento in cui deve accadere.


Di sport e costituzione ne parleremo nel corso dei Focus di OINP - in diretta Venerdì 4 Marzo 2022 e in replica on demand su www.be-tv.eu il canale paralimpico.


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