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I simboli olimpici e paralimpici

Simboli CDS 1

A cura di Massimiliano Zito - O.C. Consulenti dello sport

 

Quando guardiamo un logo conosciuto la nostra mente immediatamente associa a quel logo un significato ben preciso.

 

Ci sono moltissimi loghi soprattutto commerciali estremamente conosciuti e ognuno di essi ha un significato più o meno nascosto.

 

Già in passato le antiche casate nobiliari usavano mettere i simboli delle loro casate su bandiere, stemmi, stendardi e quando il popolo vedeva un simbolo piuttosto che un altro ne comprendeva immediatamente l’origine perché la nostra mente è abituata da sempre a questo procedimento.

 

È innegabile che ognuno di noi, quando vede questi loghi, li riconosce immediatamente.



Ma quali sono i loro significati e perché sono stati scelti?

 

Il primo rappresenta il movimento olimpico e il secondo il movimento paralimpico.


IL LOGO DEL MOVIMENTO OLIMPICO

I cinque cerchi che campeggiano sulla bandiera olimpica sono graficamente 5 anelli intrecciati che rappresentano l’unione dei 5 continenti a cui sono associati i colori scelti da Pierre de Coubertin: blu, giallo, nero, verde, rosso.

 

Fino al 1951 nel manuale olimpico era indicato che ad ogni colore corrispondeva un colore: 

 

  • nero l’Africa

  • rosso l’America

  • giallo l’Asia

  • verde l’Europa

  • blu l’Oceania

 

ma questa associazione fra i colori e i continenti non compare più dal 1951.


Accanto al più noto logo dell'olimpismo segnalo anche il marchio distintivo del CONI


IL LOGO DEL MOVIMENTO PARALIMPICO

Il simbolo del movimento paralimpico ha subito delle modificazioni rispetto a quello originario che rappresentava 5 pa coreani in una configurazione simile ai 5 cerchi olimpici

 

Fu creato al momento della fondazione del Comitato Italiano Paralimpico, ma nel 1994 il Comitato Olimpico Internazionale, data la troppa somiglianza fra i loghi, chiese di modificarlo e ne fu creato uno con soli 3 pa: rosso, verde e blu che simboleggiano la mente, lo spirito e il corpo.


Una nota romantica: viene chiamata la bandiera delle tre gocce.

 

Nel 2003 fu nuovamente modificato e attualmente raffigura tre agitos (dal latino agire) in rosso, blu, verde (che sono i colori più utilizzati nelle bandiere di tutto il mondo).

 

Questi loghi possono essere utilizzati liberamente? NO.

Bisogna fare attenzione al loro uso in quanto, se non espressamente autorizzato, rappresenterebbe una violazione dei diritti relativamente al loro utilizzo. Esattamente come accade per i loghi del CONI e del CIP che rappresentano il CIO e l’IPC a livello nazionale.

 

Spesso vediamo comunicazioni di incontri, format, convegni con i loghi usati indebitamente: Il diritto all’uso dei loghi segue dei regolamenti e se non si vogliono avere problemi è necessario leggerli e seguirli.



 

IL SIMBOLO

La parola “simbolo” deriva dal latino symbolum ed a sua volta dal greco συμβολον [symbolon] (segno). In greco antico, il termine simbolo (Σύμβολον) aveva il significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera hospitalitas”, secondo l’usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta o un anello, e ne conservavano ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un’alleanza. Da qui anche il significato di “patto” o di “accordo” che il termine greco assume per traslato. Il perfetto combaciare delle due parti della tessera provava l’esistenza dell’accordo. Quindi il riconoscimento avveniva dopo il rincontrarsi delle due parti e dopo che entrambe avevano mostrato il proprio pezzo di coccio che combaciava con il corrispettivo dell’altra parte.

 

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