Terzo settore tra regime forfetario e iva: e ora come fare? https://static.wixstatic.com/media/11062b_d489e0279b6d4c5db1bd1021aee7e4e4~mv2.jpeg/v1/fill/w_1000,h_667,al_c,q_85,usm_0.66_1.00_0.01/11062b_d489e0279b6d4c5db1bd1021aee7e4e4~mv2.jpeg
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Terzo settore tra regime forfetario e iva: e ora come fare?



TERZO SETTORE - IVA - CDS - RENDINA

Di Paolo Rendina - Avvocato - Membro del Tavolo di lavoro Sport e Terzo Settore - Ministero del Lavoro e politiche sociali


[abstract] Con l'articolo 5, comma 15-quater, del decreto-legge 21 ottobre 2021, n. 146, convertito con modificazioni dalla legge 17 dicembre 2021, n. 215, sono state apportate rilevanti modifiche al regime IVA di alcune operazioni effettuate da enti non commerciali di tipo associativo.


Dal 1 Gennaio 2024 si segnala, inoltre, anche l'estensione del regime IVA forfettario, introdotto dalla L. 190/2014, anche nei confronti degli Enti del terzo settore e, più nel dettaglio, per le sole organizzazioni di volontariato (ODV) e associazioni di promozione sociale (APS) con ricavi annui non superiori a 65.000 euro.


Dopo aver preso in considerazione il regime IVA per le realtà sportive dilettantistiche (ne abbiamo parlato qui e anche qui), vediamo cosa cambierà per gli Enti del Terzo Settore e, in particolare, quali le conseguenze con il passaggio da un sistema di esclusione ad uno di esenzione dall'IVA per i corrispettivi specifici.

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