L'importanza della documentazione da conservare ed esibire in caso di verifiche fiscali
- Redazione

- 22 ago
- Tempo di lettura: 3 min

A cura di Francesca Solinas - Avvocato
Le realtà sportive dilettantistiche sono sempre più controllate dall’amministrazione finanziaria.
Al riguardo è doveroso precisare che in caso di verifiche fiscali ad Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, la prima richiesta che viene fatta dai funzionari della Guardia di Finanza è l’esibizione di specifici documenti.
Proprio per tale motivo tutta la documentazione inerente la vita delle ASD e delle SSD deve essere conservata in modo puntuale e ordinato, suddivisa per anno di imposta.
Deve essere agevolmente reperibile, in modo che, in sede di verifica, possa essere messa a disposizione dei verificatori a semplice richiesta degli stessi, e ciò sia per dare un impatto positivo a livello di organizzazione amministrativa e di correttezza delle procedure, sia per evitare che i verificatori contestino che la ASD o la SSD si sia rifiutata o non sia stata in grado di fornire la documentazione richiesta.
Tale contestazione, infatti, renderebbe difficile una successiva strategia difensiva, anche alla luce di quanto disposto dall’art. 52, comma 5, D.P.R. n. 633/1972, ai sensi del quale “I libri, registri, scritture e documenti di cui è rifiutata l'esibizione non possono essere presi in considerazione a favore del contribuente ai fini dell'accertamento in sede amministrativa o contenziosa. Per rifiuto di esibizione si intendono anche la dichiarazione di non possedere i libri, registri, documenti e scritture e la sottrazione di essi alla ispezione”.
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