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La Rivoluzione Paralimpica e l'inclusione nei nuovi Sport

3 Dicembre giornata delle persone con disabilità - CDS Arrighi

3 Dicembre: Giornata internazionale delle persone con disabilità proclamata nel 1981 con lo scopo di promuovere i diritti e il benessere dei disabili.


Di Arrighi Katia 


Negli ultimi decenni, la “Rivoluzione Paralimpica” ha trasformato il panorama sportivo globale, aprendo nuove possibilità per gli atleti con disabilità e promuovendo valori fondamentali come l'inclusione, l'uguaglianza e il rispetto. 


Questo fenomeno non solo ha reso lo sport accessibile a una parte della popolazione storicamente trascurata, ma ha anche innescato innovazioni tecniche e culturali che hanno ridefinito il concetto stesso di partecipazione sportiva.


Parlare di “rivoluzione paralimpica“ potrebbe essere, giocando con l’uso delle parole, un ottimo spunto di riflessione per collocare un cambiamento epocale nel contesto socio e culturale degli ultimi decenni dopo millenni di emarginazione piu o meno conclamata. 


Quando si colloca il principio di questo cambiamento? 


La sua storia inizia con le prime competizioni organizzate per i veterani di guerra con disabilità negli anni '40, fino alla fondazione del Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) nel 1989. Questo organismo ha standardizzato regole e categorie, facilitando l'accesso allo sport a livello globale.


Gli obiettivi principali del movimento Paralimpico includono:

1. Promuovere l'uguaglianza: garantendo pari opportunità per gli atleti con disabilità; 

2. Educare il pubblico: attraverso eventi di alto profilo come i Giochi Paralimpici, che mettono in evidenza le capacità straordinarie degli atleti.

 

Il secondo aspetto è fondamentale, e non che il primo non lo sia, ma semplicemente perché è attraverso la cultura che si crea un mondo migliore per tutti , cultura che spesso nel nostro paese viene accantonata a favore del like o delle visualizzazioni sui social. 


Un aspetto cruciale della Rivoluzione Paralimpica è l'espansione dell'offerta sportiva per includere discipline innovative, progettate o adattate per soddisfare le esigenze degli atleti con disabilità che passa nel nostro paese attraverso l’opera encomiabile del Comitato Italiano Paralimpico capitanato da Luca Pancalli, ex atleta plurimedagliato. 


Lo scopo dell’attività del movimento è quello di permettere a chiunque di potere accedere alla pratica sportiva e poterla praticare con i riguardi dovuti al tipo di disabilità anche mediante l’opera quotidiana e capillare dell’Inail nazionale. 

 

Quali sono gli sport che possono essere praticati? 

Di primo acchito si può ben rispondere : tutti. 


Non esistono limiti dovuti a segregazioni o emarginazione ma esistono possibilità concesse al proprio corpo di partecipare all’attività sportiva esattamente come accade ai normodotati. 


Un normodotato può accedere ad ogni pratica sportiva poi se ci riesce o meno è un’altra cosa e io ne sono l’esempio vivente: volevo diventare campionessa di ginnastica artistica ma il mio corpo si rifiutò di assecondare i desideri della mente e più che una grande campionessa fui un papero compassionevole. 


Lo stesso, e qui sta  il frutto dell’opera visionaria e strategica del Comitato Paralimpico, accade per le persone con disabilità: hai accesso ad ogni sport, poi e non fa per te, non ci riesci o non ti piace è tutto un altro discorso. Rivoluzione a tutti gli effetti perché solo fino a 30 anni fa era impensabile.


Il mondo dello sport poi è in continua evoluzione e ogni giorno si scopre l’esistenza di uno sport “nuovo“ accanto a quelli tradizionali. In un paese dove il calcio la fa da padrone esistono in realtà centinaia di altre discipline praticabili alcune riconosciute dal Coni ( 378) altre fuori dal circuito del Coni ma praticate senza nessun problema. 


Nel mondo paralimpico ne cito alcuni senza per questo voler dimenticare gli altri ma solo per contenimento di battute dell’articolo:  

  • Wheelchair Rugby (Rugby in carrozzina): nato negli anni '70, è uno sport ad alta intensità che combina elementi di rugby, basket e hockey su ghiaccio. Richiede forza fisica, strategia e agilità. 

  • Sitting Volleyball (Pallavolo seduta): adatto ad atleti con disabilità motorie. Le regole sono simili alla pallavolo tradizionale, ma la rete è più bassa e i giocatori devono mantenere il contatto con il pavimento.

  • Paratriathlon: include nuoto, ciclismo e corsa, con adattamenti come biciclette a mano e protesi specifiche. È stato aggiunto ai Giochi Paralimpici solo nel 2016, dimostrando la continua espansione del programma.


Oltre che all’universale e sempreverde nuoto che in fatto di medaglie l’ha fatta da padrone anche nelle ultime paralimpiadi .


Quali sono invece gli sport emergenti? Sono tanti, esattamente come per i normodotati e su tutti primeggiano gli esport che offrono opportunità competitive grazie all’uso della tecnologia adattativa.  

 

Una riflessione deve essere fatta riguardo ai mezzi attraverso i quali diviene poi possibile praticare attività sportiva , al di là della forza di volontà.


E’ un aspetto che può velocemente apparire superficiale e marginario ma in realtà la riflessione è doverosa perché se in questo periodo storico è data la possibilità di praticare sport alle persone con disabilità  è anche perché vi sono i mezzi per potere supportare le persone stesse nella pratica di ogni giorno.


Parlo delle scoperte tecnologiche  e dei progressi nella costruzione di protesi ad esempio come le "blade" in fibra di carbonio per il running, utilizzate da atleti come Oscar Pistorius, Carrozzine sportive,leggere e aerodinamiche, progettate per sport specifici come il tennis e il basket, sensori e intelligenza artificiale, per monitorare le prestazioni e personalizzare gli allenamenti.

 

E in ultimo, ma non certo per importanza, il ruolo svolto dai media in questo cambiamento culturale con una maggiore trasmissione di immagini,maggiori contributi, maggiori articoli che hanno in qualche modo abituato il grande pubblico ad appassionarsi delle manifestazioni paralimpiche e senza dimenticare il ruolo svolto nelle campagne di sensibilizzazione nelle scuole . 

 

Il mondo sta cambiando? 

Si, e il processo di cambiamento è in corso. 

C’è stato un momento della nostra storia bellissimo per l’arte, la cultura, i costumi , la poesia : il rinascimento quando dall’epoca buia del medioevo (che poi storicamente tanto buia non fu) si entrò nell’era della bellezza e  della ricerca del bello. 


C’è qualcosa di più bello di un bimbo disabile che pratica sport serenamente mentre un tempo sarebbe stato chiuso in casa? 


Lascio la risposta al lettore



Pancalli CIP - CDS

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