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  • Bandi aperti per lo sport e il terzo settore

    Vi proponiamo una selezione di bandi aperti per lo sport e il terzo settore. Per informazioni o assistenza, contattateci. Regione Marche Cultura ed sportiva Finalità Il bando intende promuovere la cultura e l’etica sportiva attraverso il sostegno a specifici progetti realizzati nel territorio della Regione Marche, che si caratterizzino per l’elevato valore di diffusione dei valori fondanti la pratica motoria, sportiva e agonistica, in particolare nelle fasce di età giovanile e scolare. Interventi ammissibili Nello specifico, la misura è finalizzata alla realizzazione di interventi di disseminazione o correlati all’attuazione delle diverse Misure, nonché di altri interventi di particolare valenza per il perseguimento delle finalità e degli obiettivi regionali in materia di promozione sportiva non contemplati nelle Misure ed Azioni del “Programma annuale degli interventi di promozione sportiva”. Sono ammissibili a contributo i progetti e le relative spese ricompresi nel periodo dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Chi può partecipare Possono presentare domanda i seguenti soggetti con sede legale nella Regione Marche: associazioni culturali che si occupano di comunicazione sociale; imprese che si occupano di comunicazione sociale Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 40.000 Euro Contributo massimo: 20.000 Euro Quota di cofinanziamento: 80% Link di collegamento per documenti: https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi/p/3?idb=6966 Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.) Finalità Il bando indica i criteri per accedere al finanziamento statale di cui al DPCM 10.10.2022 finalizzato ad incentivare la progettazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (P.E.B.A.). I Piani, di cui ogni comune dovrebbe dotarsi, sono volti a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area e possono riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani. I Piani devono poter individuare anche le proposte progettuali di massima per l’eliminazione delle barriere presenti e fare la stima dei costi, poiché essi comportano una previsione del tipo di soluzione da apportare per ciascuna barriera rilevata, i relativi costi, la priorità di intervento. Interventi ammissibili Gli interventi ammissibili per la progettazione dei P.E.B.A. possono includere le seguenti spese: spese relative ai compensi professionali per incarichi di collaborazione esterna a professionisti o società/enti/università comprensivi di IVA e oneri previdenziali; spese connesse alla fase di promozione dell’attività di ascolto e partecipazione della popolazione oltre che di portatori di interesse di particolare per una percentuale massima del 15% degli importi finanziabili. Ricorda! Dalla data del decreto di concessione del contributo, il comune procederà con l’affidamento dell’incarico per la redazione del PEBA e provvederà entro 12 mesi all’adozione dell’atto amministrativo di approvazione del PEBA. Chi può partecipare Possono presentare domanda i legali rappresentanti dei Comuni marchigiani in forma singola o aggregata che non abbiano adottato il P.E.B.A. alla data di approvazione della DGR n.320 del 13.03.2023. Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 303.094,64 Euro Le risorse disponibili verranno assegnate in via prioritaria ai comuni con popolazione compresa tra i 5.001 e 20.000 abitanti, con un contributo massimo di 5.000 Euro a ciascun Comune. Le restanti risorse verranno assegnate secondo le seguenti priorità: 1. comuni in forma singola o aggregata con meno di 5.000 abitanti secondo un ordine decrescente del numero complessivo di abitanti, con un contributo massimo di 3.000 Euro a ciascun Comune. 2. comuni con oltre 20.000 abitanti secondo un ordine crescente del numero di abitanti, con un contributo massimo di 8.000 Euro a ciascun Comune. Attenzione! I comuni saranno ammessi a finanziamento fino ad esaurimento risorse. https://www.regione.marche.it/Entra-in-Regione/Bandi/p/3?idb=7017 REGIONE EMILIA - ROMAGNA Finalità La Regione, mediante la concessione di contributi per lo svolgimento sul suo territorio degli eventi sportivi intende, in particolare, perseguire i seguenti obiettivi: sostenere gli eventi e le manifestazioni sportive che svolgono una strategica funzione di aggregazione nell’ambito delle comunità locali e di promozione dei rispettivi territori; promuovere il perseguimento di un corretto stile di vita e diffondere la cultura della salute; sostenere e promuovere azioni volte ad incoraggiare l’attività sportiva e motoria dei più giovani; favorire l’accesso della popolazione anziana alla vita attiva, contrastando il rischio di sedentarietà; promuovere lo sport quale strumento teso a favorire azioni di integrazione sociale e di aggregazione tra soggetti disabili e normodotati; incentivare l’esercizio delle attività sportive in aree territoriali svantaggiate; favorire l’attività sportiva realizzata all’aperto per una cultura dello sport ecosostenibile,incentivando l’abbandono dell’utilizzo dei prodotti in plastica monouso; promuovere un’offerta diversificata delle attività sportive e favorire l’esercizio di quelle pocopraticate; mettere in atto azioni volte a contrastare la pratica del doping; sostenere i principi ricompresi nella Carta Etica dello Sport della Regione Emilia-Romagna e promuoverne l’adesione. Interventi ammissibili Sono ammissibili a contributo di eventi sportivi che abbiano le seguenti caratteristiche: siano relativi ad attività motoria e sportiva; siano realizzati sul territorio dell’Emilia-Romagna; siano organizzati nel periodo compreso tra il 01/01/2023 e il 31/12/2023; abbiano una durata complessiva non superiore a 10 giorni; abbiano inizio e fine entro un arco temporale massimo di 30 giorni; prevedano esclusivamente attività che rientrino negli scopi istituzionali del soggetto richiedente. Sono escluse tutte le attività a scopo commerciale. Attenzione! Ciascuna iniziativa deve riguardare uno e un solo evento. Chi può partecipare Possono partecipare al bando esclusivamente i soggetti, con data di costituzione non successiva al 31/12/2021, rientranti in una delle seguenti tipologie: gli Enti Sportivi Dilettantistici, inclusi gli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS e al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche; Onlus che abbiano tra le proprie finalità istituzionali la promozione della pratica motoria e sportiva; le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP. Per maggiori informazioni sull’ammissibilità dei richiedenti si veda l’Articolo 2 del bando. Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 546.700 Euro Contributo massimo: 15.000 Euro Percentuali di contributo concedibile calcolato sulle spese ammissibili e differenziate in base al punteggio ottenuto nella fase di valutazione di merito: punteggio da 100 a 80: 70% punteggio da 79 a 50: 50% punteggio da 49 a 0: Nessun contributo (non ammesso) Non sono ammissibili eventi che prevedano un totale di spese ammissibili inferiore a 5.000 Euro. https://www.regione.emilia-romagna.it/sport/bandi/bandi-2023/avvisi-eventi-2023 REGIONE EMILIA ROMAGNA Finalità La Regione intende promuovere l’attività motoria-sportiva come mezzo efficace di prevenzione, mantenimento e recupero della salute fisica e psichica e come strumento di integrazione sociale in favore della generalità dei cittadini, con particolare attenzione al rispetto delle pari opportunità, ai più giovani, agli anziani, ai soggetti disabili e a quanti versano in condizioni di disagio. Tra i vari obiettivi del bando per incentivare, promuovere e ampliare le pratiche sportive e motorie nei territori della Regione, il bando si propone anche di sostenere i principi ricompresi nella Carta Etica dello Sport della Regione Emilia-Romagna e promuoverne l’adesione, nonché di favorire comportamenti attenti all'ambiente. Interventi ammissibili Sono ammissibili a contributo progetti che prevedano la realizzazione di attività che abbiano le seguenti caratteristiche: siano relative ad attività motoria e sportiva; siano realizzate sul territorio dell’Emilia-Romagna; siano realizzate anche in collaborazione con altri soggetti; siano organizzati nel periodo compreso tra il 01/07/2023 e il 30/06/2024; siano avviate obbligatoriamente entro il 30/11/2023; prevedano esclusivamente attività che rientrino negli scopi istituzionali del soggetto richiedente. Sono escluse tutte le attività a scopo commerciale. Attenzione! Non sono ammissibili progetti che prevedano la realizzazione o gestione dei campi estivi in cui l’attività sportiva non sia prevalente. Chi può partecipare Possono partecipare al bando esclusivamente i soggetti, con data di costituzione non successiva al 31/12/2021, rientranti in una delle seguenti tipologie: gli Enti Sportivi Dilettantistici, inclusi gli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS e al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche; Onlus che abbiano tra le proprie finalità istituzionali la promozione della pratica motoria e sportiva; le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP; gli Enti locali ed altri soggetti pubblici che abbiano tra le finalità statutarie la promozione di attività sportive; le istituzioni scolastiche riconosciute dal competente Ministero. Attenzione! Gli Enti Locali possono presentare domanda solo se il progetto è direttamente da loro organizzato, anche se in collaborazione con altri soggetti privati. Per maggiori informazioni sull’ammissibilità dei richiedenti si veda l’Articolo 2 del bando. Entità del contributo La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 1.000.000 Euro. Il contributo regionale è costituito da una agevolazione a fondo perduto, calcolata come percentuale delle spese ammissibili, con percentuali differenziate in base al punteggio ottenuto nella fase di valutazione di valutazione, come di seguito specificato: da 100 a 80: 70%; da 79 a 50: 50%; da 49 a 0: non ammesso (nessun contributo). Il contributo concedibile, inoltre, non può essere superiore alla differenza fra il totale delle spese e il totale delle entrate previste dalla realizzazione dell’evento. L’importo massimo di contributo concedibile non può in ogni caso essere superiore a 15.000 Euro. Attenzione! Non sono ammissibili eventi che prevedano un totale di spese ammissibili inferiore a 10.000 Euro. https://www.regione.emilia-romagna.it/sport/bandi/bandi-2023/avvisi-progetti-biennali-2023 TERZO SETTORE VENETO Finalità Il bando ha il fine di finanziare progetti che prevedano l’organizzazione di eventi volti a sensibilizzare e sviluppare la cultura in merito al commercio equo e solidale. Interventi ammissibili Le iniziative ammissibili, possono rientrare nelle seguenti tipologie: iniziative divulgative e di sensibilizzazione volte a diffondere la realtà del commercio equo e solidale e ad accrescere nei consumatori la consapevolezza degli effetti delle proprie scelte di consumo affinché prendano in esame non solo il prodotto, ma anche gli effetti sociali ed ambientali derivanti dalla sua produzione e commercializzazione; iniziative di informazione e sensibilizzazione sui prodotti del commercio equo e solidale certificati con marchio di garanzia rilasciato dagli enti affiliati a Fairtrade Labelling Organizations International (FLO); iniziative nel campo della cooperazione a sostegno e sviluppo della rete dei produttori dei prodotti del commercio equo e solidale. Il progetto sarà strutturato in una serie di laboratori, incontri, workshop e spettacoli volti alla sensibilizzazione del tema del commercio equo solidale sul territorio regionale, rafforzando altresì la rete dei soggetti attivi nel settore e coinvolgendo le giovani generazioni. Ricorda! L’evento dovrà avere una durata minima di 2 giornate e dovrà tenersi entro il mese di dicembre 2023. Chi può partecipare Le proposte possono essere presentate sotto forma di partenariato ed il soggetto capofila deve, a pena d’inammissibilità, essere iscritto nell’elenco regionale delle organizzazioni del commercio equo e solidale. Il partenariato potrà essere composto da: soggetti pubblici; soggetti partner iscritti nell’elenco regionale del commercio equo e solidale; altri soggetti privati no profit; organismi e associazioni; esercizi commerciali e soggetti profit; istituti scolastici; associazioni giovanili. Ulteriori requisiti di ammissibilità dei soggetti richiedenti sono specificati al punto A dell'art. 2 del bando. Attenzione! Ogni soggetto capofila potrà presentare una sola domanda di finanziamento. Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 30.000 Euro Contributo massimo: 30.000 Euro Quota di cofinanziamento: 50% Il contributo viene erogato in regime "de minimis". https://bandi.regione.veneto.it/Public/Dettaglio?idAtto=8928&fromPage=Elenco&high= FONDAZIONE PUGLIA Finalità La Fondazione intende finanziare proposte progettuali nel settore rilevante “Volontariato, filantropia e beneficienza” legate al tema della disabilità. Interventi ammissibili La Fondazione intende finanziare progetti organici nell’ambito di uno più comuni della Regione Puglia finalizzati ad integrare le iniziative pubbliche e/o private rivolte al sostegno di soggetti disabili. La durata di ogni proposta progettuale presentata non deve essere superiore a 12 mesi decorrente dalladata di sottoscrizione della convenzione attuativa della stessa. Chi può partecipare Possono presentare domande gli enti regolarmente iscritti al RUNTS, operanti nel settore del volontariato, filantropia e beneficienza. Ogni soggetto proponente, a pena di esclusione, può presentare al massimo una proposta progettuale. Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 150.000 Euro Le erogazioni saranno effettuate per stati di avanzamento, a presentazione dei documenti di spesa. https://www.fondazionepuglia.it/bando-welfare-2023/ BRESCIA Fondazione della comunità Bresciana ONLUS Finalità La Fondazione della Comunità Bresciana intende incentivare la messa a disposizione di spazi inusuali, diffusi e sottoutilizzati; tali spazi sono elementi che condizionano la vita di una comunità ed è strategico aprirli anche con attività diverse rispetto a quelle per cui furono pensati originariamente. Per essere luoghi in cui si sviluppino processi di coesione sociale e dove si possano strutturare occasioni di incontri di riflessione sociale e culturale gli spazi devono essere disponibili e all’altezza del compito che sono chiamati a svolgere. Interventi ammissibili La Fondazione intende sostenere gli enti proprietari e/o gestori ordinari dei luoghi per azioni di tutela, valorizzazione e messa a disposizione oltre che di salvaguardia di spazi quali contenitori essenziali di attività agite dalla e per la comunità. Tali azioni saranno valutate in base a: loro messa a disposizione verso organizzazioni diverse rispetto alla proprietà o al gestore ordinario del bene stesso; facilitazione di attività in rete tra più organizzazioni e sinergie tra più componenti della comunità; incentivazione di una partecipazione e/o fruizione multiculturale; sostenibilità futura all’apertura di detti luoghi. Chi può partecipare Sono ammessi a presentare domanda gli Enti di Terzo Settore, gli enti privati senza scopo di lucro differenti dagli ETS, gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Entità del contributo Dotazione finanziaria complessiva: 200.000 Euro Contributo massimo: 10.000 Euro Quota di cofinanziamento: 20% CREDITO SPORTIVO Istituto per il credito sportivo Finalità L’Istituto per il credito sportivo intende concedere dei contributi in conto interessi sui mutui per la realizzazione degli interventi per finalità sportiva. Interventi ammissibili Sono ammessi a contributo i mutui a tasso fisso destinati a interventi relativi alla costruzione, ampliamento, attrezzatura, efficientamento energetico, miglioramento, completamento e messa a norma di impianti sportivi e/o strumentali all’attività sportiva, anche situati all’interno del plesso scolastico, ivi compresa l'acquisizione delle aree e degli immobili a tal fine necessari e comunque di quelli aventi destinazione di impiantistica sportiva. Per maggiori dettagli, si rimanda all’articolo 5, pag. 4 del bando. Attenzione! I lavori per la realizzazione degli Interventi non devono risultare già iniziati al momento della presentazione della richiesta di ammissione a contributo. Sono considerati interventi prioritari gli interventi: totalmente destinati all’abbattimento delle barriere architettoniche; totalmente destinati all’efficientamento energetico (da attestare con apposita certificazione del RUP il possesso delle caratteristiche di cui all’allegato E); totalmente destinati all’adeguamento alla normativa antisismica; ammessi al bando Sport e periferie (da attestare con relativa documentazione: es. provvedimento di ammissione); ammessi ad usufruire delle risorse del PNRR (da attestare con relativa documentazione: es.provvedimento di ammissione); relativi a impianti sportivi ubicati all’interno di un plesso scolastico; relativi a piste ciclabili; realizzati su beni confiscati alla criminalità organizzata (da attestare con relativa documentazione:provvedimento di destinazione all’ente mutuatario del bene confiscato); realizzati dal privato concessionario dell’impianto sportivo al quale sono trasferite le somme mutuate (da attestare con relativa documentazione: concessione o proposta del privato approvata dall’Ente per la realizzazione in concessione di lavori); realizzati nelle regioni del Mezzogiorno (Italia Meridionale: Abruzzo, Basilicata, Calabria,Campania, Molise, Puglia e Italia Insulare: Sicilia e Sardegna); con uno SROI (Social Return on Investment)>=2 calcolato e certificato da soggetto terzo qualificato (da attestare con apposita certificazione). I lavori relativi agli Interventi ammessi a contributo dovranno iniziare entro il termine di mesi ventiquattro dalla data di stipula del contratto di mutuo ed essere ultimati entro sessanta mesi dalla stipula del contratto di mutuo. L’acquisto delle aree e degli impianti/immobili a uso sportivo dovrà essere effettuato entro il termine di diciotto mesi dalla data di stipula del contratto di mutuo. Chi può partecipare Possono richiedere la concessione del contributo i Comuni, le Unioni di Comuni, i Comuni in forma associata, le Città Metropolitane, le Province e le Regioni. Entità del contributo La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 40.000.000 Euro. L’importo massimo agevolabile è di: 2.000.000 Euro per i Piccoli Comuni (fino a 5.000 abitanti) 4.000.000 Euro per i Comuni con 5.000-100.000 abitanti, le Unioni di Comuni e i Comuni in forma associata 6.000.000 Euro per i Comuni con oltre 100.000 abitanti, Capoluogo, Città Metropolitane, Province e Regioni. Le istanze complete della documentazione prevista per l’ammissione al Contributo (compreso il Parere favorevole del CONI) potranno ottenere contributi per l’abbattimento totale degli interessi, calcolati su mutui a tasso fisso della durata massima di 15 anni, se inoltrate entro il 30/09/2023. Le istanze inoltrate successivamente al 30/09/2023 o completate oltre tale data potranno ottenere contributi per il totale abbattimento degli interessi calcolati su mutui a tasso fisso della durata massima di: 15 anni se relative ad Interventi prioritari; 10 anni, se relative a Interventi non prioritari. Nel caso in cui i mutui abbiano durata superiore a quella massima agevolabile, il contributo concesso sarà distribuito sull’intera durata del mutuo, suddiviso in quote di eguale importo su ciascuna rata d’ammortamento. Per maggiori dettagli, si rimanda al sito dell'ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO

  • Ministro dello Sport e del Lavoro: insieme sulla riforma dello sport

    Riforma dello sport, dopo tante parole, arrivano quelle ufficiali del Ministro dello Sport e del lavoro. [di Katia Arrighi] Come annunciato oggi 8 Giugno, il Ministro per lo sport e i Giovani, MInistro Andrea Abodi, ha presentato il recente decreto correttivo della riforma dello sport sportivo insieme alla Ministra del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone. Ci limitiamo a riportare anche noi il COMUNICATO STAMPA UFFICIALE di fonte governativa il quale, più di chiunque altro, può ben offrire una fotografia di quanto detto. Dopo tante parole, ipotesi e suggestioni, le parle del Ministro sono state chiare. Tutele, semplificazione e trasparenza sono le parole chiave che identificano il correttivo proposto ai decreti attuativi della delega contenuta nella legge 86/2019 con l’obiettivo di portare migliorie e innovazioni normative nel mondo dello sport, a iniziare dal lavoro sportivo di cui al d. lgs. 36/2021, con il riconoscimento delle dovute tutele a chi opera nel suo ambito, incluse tutele fondamentali come quelle relative alla maternità e alla malattia, in un quadro sostenibile per il mondo del dilettantismo. Diverse le novità, tra le quali: le semplificazioni degli adempimenti in materia di lavoro sportivo, con norme che disciplinano le comunicazioni al centro dell’impiego e la tenuta del libro unico del lavoro, da effettuare anche attraverso il registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche le cui implementazioni saranno disciplinate nel pieno rispetto degli obblighi di legge con un decreto interministeriale da emanare entro il 1° luglio; tale registro potrà consentire ad associazioni e società sportive dilettantistiche di inserire, tramite interfaccia web, i dati dei collaboratori sportivi che saranno disponibili per tutti gli enti competenti; il registro verrà dotato di ulteriori funzioni: gli uffici dei due ministeri sono al lavoro per assicurare il rispetto dei tempi previsti per i primi adempimenti; le norme specifiche per i giudici di gara, per quali il rapporto di lavoro potrà essere attivato tramite convocazione o designazione dell’organismo sportivo; le norme specifiche per i dipendenti pubblici, con la previsione di un meccanismo di silenzio assenso per il rilascio dell’autorizzazione necessaria per lo svolgimento dell’attività sportiva retribuita (extra orario di lavoro), mentre, in caso di attività non retribuita, sarà sufficiente una comunicazione al datore di lavoro; la maggiore flessibilità nella individuazione del tipo di rapporto da instaurare nel lavoro sportivo dilettantistico, con l’innalzamento a 24 ore settimanali del limite previsto per mantenere la presunzione di lavoro autonomo; il sostegno al mondo paralimpico, con l’introduzione di una nuova disciplina che consente agli appartenenti al club paralimpico di partecipare a competizioni e ad allenamenti con un permesso speciale retribuito, senza richiedere quindi ferie e conservando il posto di lavoro con rimborso degli oneri sostenuti dal datore di lavoro; l’abbassamento a 14 anni dell’età minima per l’apprendistato per l’istruzione secondaria sia nel professionismo, sia nel dilettantismo; l’intervento in tema di Irap con la previsione, per il mondo del dilettantismo, che non concorrono a determinarne la base imponibile i corrispettivi inferiori fino a 85mila euro; la previsione di un Osservatorio nazionale sul lavoro sportivo, da istituire di concerto con il Ministero del Lavoro, con compiti di promozione di iniziative di monitoraggio e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica dal sito SportGoverno *** Se questo contenuto ti è piaciuto o ritieni possa essere utile anche ai tuoi colleghi condividilo e faccelo sapere. Se non lo hai ancora fatto unisciti al canale telegram!

  • Cambia la riforma dello sport

    Il Consiglio dei Ministri riunitosi mercoledì 31 maggio 2023, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Marina Calderone, ha approvato, in esame preliminare, un nuovo decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi del 28 febbraio 2021, nn. 36, 37, 38, 39 e 40 (c.d. Riforma dello Sport). In attesa di aver contezza e di vedere pubblicato il Decreto schematizziamo, come riferitoci dalla fonte Governativa, le principali novità. 1) La mancata conformità dello statuto ai criteri previsti, per le società e associazioni sportive dilettantistiche, dal decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. 2) La cancellazione dal Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche sarà prevista anche in caso di mancato rispetto, per due esercizi consecutivi, dei criteri relativi ai limiti all’esercizio di attività secondarie e strumentali diverse da quella principale dell'organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche. 3) Le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive associate e gli Enti di promozione nonché il CONI, il CIP e Sport e salute S.p.a. saranno inclusi nell’elenco dei soggetti che possono avvalersi delle prestazioni dei dipendenti della pubblica amministrazione come volontari, fuori dall'orario di lavoro. Qualora l’attività rientri nell’ambito del lavoro sportivo e preveda il versamento di un corrispettivo, la stessa potrà essere svolta solo previa autorizzazione dell’amministrazione di appartenenza. 4) Viene semplificata la disciplina relativa alla prestazione dei direttori di gara. Viene infatti disposto che sarà sufficiente per ogni singola prestazione una comunicazione o designazione da parte dell’organismo competente e non la stipula di un contratto di lavoro. 5) Ai direttori di gara potranno essere riconosciuti rimborsi forfettari per le spese sostenute per le attività svolte anche nel proprio comune di residenza. Saranno comunque sempre dovute le comunicazioni al centro per l'impiego entro il novantesimo giorno del mese successivo della data di inizio del rapporto e per un ciclo di prestazioni non superiore a trenta. 6) Viene innalzata da diciotto a ventiquattro ore la soglia oraria settimanale, relativa alla durata delle prestazioni oggetto del contratto, entro la quale, nell’area del dilettantismo, in presenza dei requisiti previsti, il lavoro sportivo si presume oggetto di contratto di lavoro autonomo, nella forma della collaborazione coordinata e continuativa. 7) Viene istituito un osservatorio nazionale presso il Dipartimento dello sport per favorire e monitorare l’attuazione delle disposizioni in materia di lavoro sportivo. 8) Viene integrata la normativa in materia di rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso ed esercizio della professione di agente sportivo, prevedendo che nel caso in cui il contratto di mandato sportivo sia stipulato dall’agente con due soggetti da assistere, nell’ambito del trasferimento della prestazione sportiva di un lavoratore sportivo, mediante cessione del relativo contratto di lavoro, l’agente sportivo possa svolgere una “doppia rappresentanza” solo se in favore del lavoratore e della società sportiva cessionaria. 9) Viene modificata la procedura di acquisto della personalità giuridica da parte delle associazioni dilettantistiche. 10) In materia di discipline sportive invernali, viene consentita la discesa nelle piste anche a chi pratica sport invernali con attrezzi diversi dalla tavola da neve e da quelli utilizzati dallo sci alpino nelle sue varie articolazioni. In attesa della pubblicazione del Decreto ricordiamo che la Riforma dello Sport - già in larga parte operativa - per quanto riguarda, in particolare il lavoratore sportivo, prenderà avvio il 1 Luglio 2023 come ribadito dalle Autorità Governative interessate. Apprendiamo comunque con piacere che potrebbero trovare finalmente "casa" possibili ed ulteriori semplificazioni e agevolazioni. Ma sul punto vi invitiamo a seguirci per una lettura ragionata all'entrata in vigore del nuovo Decreto. Se questo contenuto ti è piaciuto o ritieni possa essere utile anche ai tuoi colleghi condividilo e faccelo sapere. Se non lo hai ancora fatto unisciti al canale telegram!

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