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Sorveglianza sanitaria per i lavoratori nello sport: facciamo il punto

Sorveglianza sanitaria

A cura di Paolo Rendina - Avvocato del Foro di Torino


A poche settimane dalla ripresa delle attività sportive mi è stato chiesto quali siano gli adempimenti minimi per chi vuole impiegare dei lavoratori sportivi o dei collaboratori per la gestione associativa.

Come vado ripetendo da tempo prima di tutto sarebbe opportuno che il Consiglio Direttivo si riunisse per valutare se , dal punto di vista della salute e sicurezza dei luoghi dove si svolgono le attività, sia necessario procedere con una ri-valutazione dei pericoli e dei rischi anche per la tutela dei futuri lavoratori. Fatta questa prima e doverosa preventiva ri-valutazione andrebbe quindi verificato se, dal punto di vista della sostenibilità economica, si possano garantire emolumenti parametrati a quanto previsto dalla contrattazione collettiva (per maggiori info leggi qui) evitando al contempo di incorrere nella contestazione di distribuzione indiretta di utili laddove si verifichi “la corresponsione ai lavoratori subordinati o autonomi di retribuzioni o compensi superiori del quaranta per cento rispetto a quelli previsti, per le medesime qualifiche, dai contratti collettivi di cui all’articolo 51 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, salvo comprovate esigenze attinenti alla necessità di acquisire specifiche competenze ai fini dello svolgimento delle attività di interesse generale di cui all’articolo 2, comma 1”. Non ultimo, come più volte ricordato e per la tutela degli organi apicali, prevedere la certificazione dei contratti di lavoro sportivo ai sensi degli artt. 75 e seguenti del D.Lgs. 276/2003 (noto come Legge Biagi) (per maggiori info leggi qui). Venendo al tema della "sorveglianza sanitaria", secondo la definizione del Decreto Legislativo 81/2008, si tratta dell’insieme di atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alla modalità di svolgimento dell’attività lavorativa.


Il lavoratore sportivo (o meglio chi viene impiegato all'interno del sistema sport) ne è esentato oppure no? Il Presidente ha degli obblighi specifici o può delegare la funzione a terze persone? La Riforma dello Sport, come sappiamo, ha introdotto alcune specifiche indicazioni sul tema anche se, ancora oggi, stride l'assenza di un decreto attuativo del D.lgs 36/2021 che dovrebbe regolamentare proprio le visite mediche (sic!). Il tema, ovviamente caldissimo in questo periodo, lo abbiamo affrontato con una mini-guida di orientamento che, speriamo, possa essere di aiuto per gli Enti sportivi che stanno per affrontare la nuova stagione sportiva.

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