Ecco cosa abbiamo trovato per te
438 risultati trovati con una ricerca vuota
- Le certificazioni uniche per il mondo sportivo
A cura di Francesca Solinas , Avvocato Con il Provvedimento 15 gennaio 2025, n. 9454 , l’Agenzia delle Entrate ha approvato il nuovo modello di Certificazione Unica “CU 2025” che i sostituti d’imposta devono trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate per il periodo d’imposta 2024. 👇 CONTINUA A LEGGERE 👇 🟢 RISERVATO AGLI ABBONATI 🟢
- Riproponiamo il webinar sulle certificazioni uniche e MOD 770/2025 nello sport
A cura della Redazione Riproponiamo il webinar sulle certificazioni uniche e mod. 770/2025 nello sport allegando le slide proiettate dai relatori Avv. Paolo Rendina e Avv. Francesca Solinas.
- Registro Nazionale: 14 Marzo ultima scadenza
A cua della Redazione Con un recente provvedimento il Dipartimento per lo Sport ha prorogato al 14 marzo 2025 il termine ultimo per l'aggiornamento dei dati nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RNASD) . Dopo tale termine, ovvero dal 15 marzo, non sarà più possibile aggiornare i dati. La scadenza originale, fissata al 31 gennaio 2025, è stata prolungata per agevolare gli Organismi Sportivi affilianti, tra cui Federazioni sportive nazionali e paralimpiche, Discipline sportive associate ed Enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI e dal CIP. Vediamo, in dettaglio, come fare ad aggiornare i dati al Registro.
- Il TAR del Lazio annulla la Sanzione alla FIGC: nessun abuso di posizione dominante
A cura di Paolo Rendina , Avvocato Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio con Sentenza n. 3409/2025 del 14/2/2025 ha accolto il ricorso presentato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) contro la sanzione di oltre 4,2 milioni di euro inflitta dall’ Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) per presunto abuso di posizione dominante . Con questa decisione, il TAR ha annullato il provvedimento dell’AGCM, stabilendo che le accuse nei confronti della FIGC non erano supportate da prove sufficienti . Analizziamo questa interessante Sentenza soprattutto nella parte in cui affronta il (delicatissimo) tema della definizione di attività agonistica.
- I creatori digitali devono pagare i contributi INPS? e se si, come?
A cura di Emanuela Mirella De Leo segretario generale Oinp I pro gamer devono essere considerati atleti, content creator (creatori digitali) o lavoratori dello spettacolo? Negli ultimi anni gli eSport hanno registrato una crescita esponenziale trasformando i videogiocatori professionisti in vere e proprie star del settore dell’intrattenimento. Tuttavia, il riconoscimento di questa attività come professione solleva da tempo questioni importanti in ambito fiscale e previdenziale. La recente Circolare n. 44 del 19 febbraio 2025 , pubblicata dall'INPS, fornisce per la prima volta un inquadramento normativo, sia pure riferito solo all’ambito previdenziale, per i pro gamer, inseriti nella “macro categoria” dei content creator. La circolare INPS affronta in maniera dettagliata il tema della previdenza per coloro che operano nel mondo digitale, con particolare riferimento ai content creator, agli streamer e agli influencer. Il documento si sofferma su aspetti chiave come la natura del lavoro svolto, le modalità di remunerazione, i rapporti coi committenti e le possibili forme di contribuzione previdenziale. Il punto centrale della circolare è stabilire criteri chiari per inquadrare queste figure professionali, che fino ad ora si trovavano in una sorta di limbo normativo. Di seguito un'analisi della recente Circolare dell'INPS e sue criticità anche alla luce della Riforma dello sport.
- Le opere d'ingegno e le invenzioni industriali
A cura di Lorenzo Gatti ABSTRACT : Le opere d'ingegno e le invenzioni industriali sono creazioni che nascono dalla mente umana e che danno vita a nuove soluzioni o tecnologie, spesso con l'intento di migliorare la vita quotidiana o di ottimizzare i processi produttivi. In generale, entrambe le categorie di creazioni intellettuali contribuiscono al progresso tecnologico e al miglioramento delle capacità produttive, sostenendo l'evoluzione della società moderna Preambolo La protezione delle opere intellettuali e delle invenzioni è fondamentale per garantire il riconoscimento e la valorizzazione della creatività. Il diritto d'autore tutela le opere artistiche e scientifiche, garantendo paternità e diritti economici all'autore. Il brevetto protegge le invenzioni industriali e tecnologiche, concedendo il diritto esclusivo di sfruttamento. Entrambi i diritti favoriscono l'innovazione, assicurando che autori e inventori possano beneficiare del proprio lavoro e difenderlo da usi non autorizzati. Tutela dell'autore e dell'inventore Ogni opera di ingegno ha il diritto a una propria tutela perché è il frutto di un percorso culturale e professionale di colui o colei il quale o la quale l’hanno posta in essere . Chi “ crea” una opera di ingengno ha il diritto a vederci riconosciuti i diritti d’autore in ogni campo, dalla scienza alla letteratura alle arti ed ad avere il riconoscimento del proprio ingegno . Tali vengono definite le OPERE DI INGEGNO mentre le invenzioni industriali e tecnologiche sono tutelate dal cd DIRITTO DI BREVETTO da cui deriva un vantaggio economico a seconda di chi è l’autore dell’opera stessa. Nel caso di dipendenti i diritti derivanti dalle opere di ingegno sono in capo al datore di lavoro . Accanto ai precedenti diritti ve ne sono altri: Diritto morale : garantisce la paternità dell'opera o invenzione, impedisce il plagio e protegge l'onore dell'autore. È perpetuo, inalienabile e imprescrittibile. Diritto patrimoniale : permette di sfruttare economicamente l'opera attraverso azioni di vendita o di distribuzione e con le cd licenze . Diritto d’autore : tutela le creazioni intellettuali nei campi della scienza, letteratura, musica, arti figurative, architettura, teatro e cinema. La SIAE gestisce i diritti e rilascia licenze. Il diritto patrimoniale dura per tutta la vita dell’autore e per 70 anni dopo la sua morte a beneficio degli eredi In tema di brevetti invece la loro regolamentazione risiede nel codice della proprietà industriale. Nella ipotesi di una creazione di un software dedicato ai cd esport e alla volontà di una sua commercializzazione ( ma lo stesso vale in ambito sportivo anche per la creazione di un software dedicato alla contabilità , o alla elaborazione dei cedolini o in aiuto alle pratiche amministrative e burocratiche ) , verrà invocato dall’ideatore il volere venga la sua posizione tutelata richiedendo la sua protezione con il diritto d’autore o un marchio registrato . In campo sportivo è possibile una ulteriore tutela anche in sede federale ad esempio con un riconoscimento da parte della federazione competente in quel particolare sport .
- I segni distintivi
A cura di Lorenzo Gatti ABSTRACT: La differenza tra marchio e logo visti come segni distintivi e indentificanti i prodotti o i servizi di una azienda. Una analisi normativa con una riflessione per quanto riguarda i segni distintivi del Comitato Italiano Olimpico e del Comitato Italiano Paralimpico. Nel mondo del branding è fondamentale comprendere la distinzione tra i termini "marchio" e "logo". Sebbene spesso vengano utilizzati in modo intercambiabile indicano concetti distinti e differenti con ripercussioni anche da un punto di vista giuridico e normativo . Il marchio non è un semplice logo ma la rappresentazione di un insieme di elementi che identificano un'azienda e ne proteggono l'identità, mentre il logo ne è la componente visiva. In entrambi i casi la loro registrazione implica aspetti legali derivanti dalla possibilità o meno del loro uso al fine di salvaguardare il loro valore e il valore di un brand commerciale o meno . La caratteristica di un marchio è quella di identificare i prodotti o i servizi di un'azienda rispetto a quelli di altre aziende e subito, vedendolo, la nostra mente pensa a un prodotto rispetto a un altro. Può essere composto da parole, lettere, numeri, immagini, suoni o una combinazione di questi elementi. La sua registrazione avviene presso un ente competente al fine di garantirne la protezione legale contro usi non autorizzati perché a tutti gli effetti esso rappresenta l'identità dell'azienda. Il logo, invece, è la parte grafica del marchio, progettata per essere facilmente riconoscibile. Si tratta di una combinazione di forme, colori e caratteri che rappresentano visivamente l'azienda. Anche se il logo può far parte del marchio. L’ente preposto per il territorio italiano all’accoglimento della istanza di registrazione è l’Uffficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) con una validità di protezione limitata al territorio italiano. A livello Europeo vi è invece l’ European Union Intellectual Property Office (EUIPO) con validità di registrazione all’interno del territorio europeo senza la necessità di fare una registrazione separata in ogni singolo stato, mentre a livello mondiale vi sono l’United States Patent and Trademark Office (USPTO) se la protezione è per gli Stati Uniti d'America e la World Intellectual Property Organization (WIPO) – per una protezione internazionale tramite il sistema del Protocollo di Madrid. La durata della validità della protezione coincide in 10 anni al cui scadere è necessaria una domanda di rinnovo. La registrazione di un marchio generalmente dura 10 anni e allo scadere di questi 10 anni è possibile un rinnovo. La registrazione di un marchio è fondamentale per proteggere il brand da usi esterni ai soggetti autorizzati e questo aspetto ha una importanza fondamentale anche nel mondo dello sport con la protezione dei segni distintivi del Comitato Italiano Olimpico e del Comitato Italiano Paralimpico Interessante la differenza principale tra marchio visivo e marchio nominale che riede negli elementi che compongono i segni distintivi. Il marchio visivo si basa su elementi grafici come logo, simboli, colori e forme, ed è facilmente riconoscibile grazie alla sua componente estetica. Marchi visivi sono ad esempio quelli appena riportati . Il marchio nominale si basa invece su un nome o una parola, senza elementi grafici distintivi. Si identifica tramite una parola o una sequenza di parole. Un esempio di marchio nominale sono CONI, per il Comitato Italiano Olimpico e CIP, per il Comitato Italiano Paralimpico. I loghi del Comitato Italiano Paralimpico (CIP) e del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) sono marchi protetti dalla legge e non possono essere usati senza autorizzazione. Per la loro autorizzazione è necessario ottenere un consenso autorizzativo diretto diretta da questi enti. Se li usi senza il loro consenso, potresti incorrere in sanzioni legali, azioni legali con possibili multe o danni reputazionali. Inoltre, l'uso non autorizzato potrebbe creare confusione, facendo credere che ci sia una collaborazione ufficiale che in realtà non esiste. Altri esempi possono essere , sempre nello sport, i loghi di Milano Cortina 2026 La proprietà dei loghi dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026 è detenuta dalla Fondazione Milano Cortina 2026. Questa fondazione è responsabile dell'organizzazione dell'evento e della tutela della proprietà intellettuale associata, inclusi i marchi, i design, i brevetti e i diritti d'autore relativi ai loghi
- Milleproroghe: dall'iva al finanziamento sportivo
In attesa di definitiva approvazione da parte della Camera dei Deputati (termine utlimo 25 Febbraio 2025) analizziamo le disposizioni di interesse per il mondo sportivo e del non profit approvate dal Sentato (c.d. Milleproroghe - decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi)
- L'imprenditore agricolo, i maneggi e i centri cinofili
A cura di Lorenzo Gatti ABSTRACT Un esempio di impresa agricola è rappresentato dai maneggi e dai centri cinofili. I maneggi sono strutture destinate all’addestramento dei cavalli e all’equitazione, mentre i centri cinofili si occupano dell’educazione e socializzazione dei cani, offrendo anche corsi di addestramento, attività sportive e servizi di pensione per animali. Entrambe le realtà operano nell’ambito agricolo e sportivo, soddisfacendo bisogni educativi e di benessere per animali e proprietari Preambolo Secondo il Codice Civile, i piccoli imprenditori sono coloro che svolgono un’attività economica in misura contenuta, con un fatturato inferiore a 5.000.000 di euro, mentre l’imprenditore agricolo è chi si occupa di attività agricole come coltivazione, selvicoltura e allevamento. Questi imprenditori possono beneficiare di incentivi fiscali specifici. Un interessante ambito di applicazione dell'imprenditoria agricola è rappresentato dalle attività sportive come i maneggi e i centri cinofili, che uniscono pratiche sportive ed educative per animali e proprietari. Sono definiti, ai sensi dell'art. 2083 cc., piccoli imprenditori " i coltivatori diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli commercianti e coloro che esercitano un'attivita' professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia ." Mentre, ai sensi dell'art. 2135 cc. è definito imprenditore " chi esercita un'attivita' diretta alla coltivazione del fondo, alla silvicoltura, all'allevamento del bestiame e attivita' connesse. " Precisando che "si reputano connesse le attivita' dirette alla trasformazione o all'alienazione dei prodotti agricoli, quando rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura. " Dalla analisi congiunta dei due articoli si evidenzia che: Può essere definito Piccolo imprenditore colui il quale esercita un'attività economica in misura contenuta rispetto alla soglia di 5.000.000 di euro annui di fatturato potendo esercitare in ogni settore L’imprenditore agricolo è colui che esercita un'attività economica in ambito agricolo nelle attività di coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. E’ data possibilità a un imprenditore agricolo di gestire terreni e coltivazioni o allevamenti, vendere direttamente i prodotti agricoli (per esempio, frutta, verdura, carne, ecc.), accedere a specifici incentivi e agevolazioni fiscali, come il regime fiscale di vantaggio per l’agricoltura e gli sgravi su IVA o imposte dirette, trasformare i prodotti agricoli , acquistare e vendere prodotti legati all’agricoltura, come sementi, fertilizzanti e attrezzature agricole. Una interessante riflessione in tema di imprenditoria agricola riguarda anche il mondo sportivo con una analisi delle realtà sportive che possono essere operate in aree agricola: maneggi e centri cinofili Il termine "maneggio" che può avere diversi significati, a seconda del contesto in cui viene utilizzato. Nella lingua italiana, "maneggio" ha generalmente due accezioni principali: In ambito equestre : Maneggio è un termine che si riferisce a un luogo o struttura destinata all'addestramento dei cavalli e alla pratica dell'equitazione. È una stalla o un'area coperta dove si svolgono attività di allenamento, come lezioni di equitazione o gare di salto ostacoli. Il termine può anche essere utilizzato per indicare l'attività stessa di addestrare o gestire i cavalli In senso figurato : Maneggio può anche riferirsi all'azione di gestire o trattare qualcosa, come nel caso di "maneggiare" un oggetto o una situazione. In questo contesto, "maneggi" potrebbe riferirsi a come qualcuno "gestisce" una situazione, un problema o una questione, in modo pratico o anche diplomatico. Il termine può avere una connotazione neutra o negativa, se si intende un approccio opportunistico o ambiguo (come in "maneggi politici"). Centri cinofili Un centro cinofilo è una struttura dedicata alla gestione e formazione dei cani, che offre una serie di servizi e attività specializzate per il benessere e l'educazione degli animali. I centri cinofili sono ideati per soddisfare le necessità sia dei cani che dei loro proprietari, attraverso attività educative, di socializzazione e di cura. Ecco un'analisi dei principali aspetti legati ai centri cinofili: Educazione e Addestramento I centri cinofili offrono corsi di educazione e addestramento per cani di tutte le età e razze. Questi corsi mirano a insegnare ai cani comportamenti corretti, sia per una vita domestica equilibrata che per scopi specifici (come l'agility, la difesa, o l'obbedienza). Gli addestratori professionisti, spesso con una formazione certificata, utilizzano diverse tecniche (positive reinforcement, clicker training, ecc.) per insegnare ai cani come rispondere a comandi, come interagire correttamente con altri cani e con gli esseri umani, e come evitare comportamenti problematici. Socializzazione un altro obiettivo importante di un centro cinofilo è la socializzazione dei cani, in particolare per i cuccioli. La socializzazione precoce è fondamentale per sviluppare un cane equilibrato e sicuro, che non abbia paura di situazioni nuove o di altri animali e persone. Nei centri cinofili si organizzano sessioni in cui i cani interagiscono tra di loro, giocano e si abituano a stimoli esterni (suoni, persone, altri animali, ecc.). Attività Sportive, molti centri cinofili offrono anche corsi di sport per cani, come agility, flyball, obedience e lavoro in pista (come ricerca e salvataggio). Queste attività non solo servono come esercizio fisico, ma rafforzano anche il legame tra il cane e il proprietario, sviluppando competenze e risolvendo eventuali problemi comportamentali., Pensione e Asilo per Cani i centri cinofili spesso offrono anche servizi di pensione per cani, per quando i proprietari sono in vacanza o impossibilitati a occuparsi dei propri animali. Questi servizi includono vitto, alloggio e attività quotidiane per mantenere i cani in buone condizioni psicofisiche. Alcuni centri offrono anche asili giornalieri dove i cani possono trascorrere la giornata, socializzare e divertirsi mentre i loro proprietari sono al lavoro. Salute e Benessere i centri cinofili spesso collaborano con veterinari e altri professionisti per garantire il benessere psicologico e fisico dei cani. Oltre ai servizi educativi, offrono attività che stimolano la mente del cane, come giochi interattivi, sessioni di massaggio, e passeggiate organizzate. Consulenze Comportamentali: alcuni centri cinofili si specializzano anche in consulenze comportamentali per cani con problemi di comportamento, come l'aggressività, l'ansia da separazione o le paure. Questi centri offrono sessioni individuali con esperti che lavorano a stretto contatto con i proprietari per risolvere problemi comportamentali complessi. Certificazioni e Attività Specialistiche In alcuni casi, i centri cinofili offrono percorsi di formazione specializzati per ottenere certificazioni ufficiali in attività come la pet therapy, il salvataggio e la protezione civile. Inoltre, possono organizzare concorsi e gare cinofile, come competizioni di agility, obbedienza o altre discipline riconosciute. All'interno dei maneggi, le attività svolte possono avere diverse qualificazioni giuridiche a seconda della loro natura e finalità. Le principali categorie sono le seguenti: Imprenditore agricolo (art. 2135 c.c.): se il maneggio è parte di un’attività più ampia di allevamento di cavalli o agriturismo e si configura come attività connessa all'agricoltura (es. addestramento, pensione per cavalli, scuola di equitazione in funzione dell’allevamento), può rientrare nell’impresa agricola. Piccolo imprenditore (art. 2083 c.c.): se il soggetto gestisce il maneggio in modo autonomo con un'attività organizzata prevalentemente sul lavoro proprio e dei familiari, senza un'organizzazione complessa di mezzi e capitali, può essere qualificato come piccolo imprenditore. Imprenditore commerciale (art. 2082 c.c.): se l'attività principale consiste in prestazioni di servizi sportivi, come la gestione di un centro ippico con scuola di equitazione, affitto di cavalli per passeggiate o competizioni, allora si configura come attività commerciale. In questo caso, si può rientrare anche nella categoria delle associazioni sportive dilettantistiche (ASD) o società sportive, con possibili agevolazioni fiscali Oltre ai maneggi, sui terreni agricoli possono essere svolte diverse attività, purché siano compatibili con la destinazione agricola del suolo e rispettino la normativa vigente. Le principali categorie includono: Attività Agricole (art. 2135 c.c.) Sono quelle tradizionalmente legate alla coltivazione, all’allevamento e alla silvicoltura, tra cui: Coltivazione di piante e ortaggi (frutteti, vigneti, oliveti, serre, ecc.). Allevamento di animali (bovini, ovini, suini, pollame, api per la produzione di miele, cavalli, ecc.). Silvicoltura e gestione forestale (coltivazione di boschi, produzione di legname, raccolta di funghi e tartufi). Attività Connesse all’Agricoltura Sono attività che trasformano, valorizzano o vendono i prodotti agricoli aziendali, tra cui: Agriturismo (ospitalità, ristorazione con prodotti propri, attività ricreative e culturali). Trasformazione dei prodotti agricoli (caseifici, frantoi, produzione di vino, birra artigianale con materie prime aziendali). Vendita diretta dei prodotti agricoli (mercatini, punti vendita aziendali, e-commerce di prodotti propri). Attività Ricreative e Sportive Maneggi e centri ippici (se legati all’allevamento, possono rientrare tra le attività agricole).Percorsi naturalistici e trekking (escursioni guidate, piste ciclabili, passeggiate a cavallo).Caccia e pesca sportiva (nelle aree in cui è consentito, con adeguata regolamentazione).Fattorie didattiche (educazione ambientale per scuole e famiglie)
- Rimborsi agli sportivi: bonifico o contanti? Come cambiano le regole
L'Avv. Francesca Solinas e la Dott.ssa Katia Arrighi in questo video pratico fanno il punto sulla novità intervenuta con la Legge di bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n.207 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.305 del 31 dicembre 2024) in materia di rimborsi spese per le trasferte di dipendenti e lavoratori autonomi. La Legge di bilancio ha modificato gli articoli 51 e 54 del Testo unico dell’imposta sui redditi (TUIR) prevedendo che, dal 1° gennaio 2025, i rimborsi delle spese documentate (con fatture, ricevute o altri documenti giustificativi) per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea sostenute da lavoratori dipendenti o autonomi, e a loro rimborsate dal datore di lavoro o dal committente, non concorrono a formare il reddito di chi riceve tali rimborsi solo se sono state effettuate con strumenti di pagamento tracciabili. Ne abbiamo parlato in podcast ( QUI ) e nel webinar dedicato alle novità portate con la Legge di Bilancio 2025 ( QUI ) ⬇️ GUARDA IL VIDEOPRATICO ⬇️ RISERVATO AGLI ABBONATI
- Con il nuovo videopratico alla scoperta degli Esports
I videogiochi non sono solo un passatempo, ma un potente strumento di connessione e crescita personale. " Ho chiesto alla nostra nuova commissione dedicata agli esport di studiare la possibile creazione di veri e propri Giochi olimpici " Queste le parole del numero uno del Cio Thomas Bach , in occasione della 141esima sessione del comitato a Mumbai. Obiettivo del comitato è di attrarre un pubblico e una tipologia di atleti nuovi, giovani (visto che la maggior parte degli esportivi e degli amanti del genere è compreso tra i 13 e i 34 anni). " Abbiamo lanciato l'Olympic Esport Week a Singapore all'inizio di quest'anno riuscendo a riunire le comunità olimpiche e i vari esponenti dei principali esport ", prosegue Bach. " È un inizio promettente. Ma è solo un inizio. Come in tutti gli sport, dopo un inizio promettente, la vera gara deve ancora arrivare ". Ma cosa sono gli Esports ? Come stanno evolvendo ? Possono essere definiti sport? A queste e altre domande risponde in questo video pratico l' Avv. Emanuela Mirella De Leo , Avvocato in Lecce, Componente Commissione Nazionale Esport ACI SPORT, specializzata in diritto sportivo e esports e cultrice della materia presso Unisalento. ⬇️ GUARDA IL VIDEOPRATICO ⬇️ RISERVATO AGLI ABBONATI
- I contratti nel mondo sportivo: cococo e disponibilità del volontario
Con la riforma dello sport sarà necessario anche procedere alla formalizzazione dei rapporti con chi percepisce compensi. Non che questa attività non fosse prevista in precendenza, anzi. Ma è evidente che in ragione del nuovo art. 28 del D.lgs 36/2021 ( scarica qui il decreto ) bisognerà valutare, prima in Consiglio Direttivo, poi con il diretto interessato, che tipo di rapporto instaurare. In queste ore Federazioni Sportive, Discipline Sportive Associate ed Enti di promozione stanno fornendo alcuni modelli. Precisato che non siamo mai stati inclini a promuovere o diffondere "formulari", riteniamo però opportuno sottoportvi la nostra idea di contratto mettendovi a disposizione: - una prima bozza di accordo nella forma della collaborazione coordinata e continuativa da esaminare anche, e soprattutto, con i diretti interessati; - una prima bozza di disponibilità del socio/tesserato ad acquisire la qualifica di volontario; Il contratto è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale. Ma ogni rapporto è a se state e può variare da situazione a situazione. Quindi vi inviatiamo comunque a farvi assistere dal Vostro Consulente di fiducia. [continua la lettura riservata agli abbonati]